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L’impianto dentale è un dispositivo di metallo o ceramica che sostituisce la radice naturale del dente nel caso in cui questo manchi perché è caduto, perché è stato estratto per qualche motivo o semplicemente perché non si è mai sviluppato. Sul dispositivo è attaccato un dente artificiale, che ha le stesse funzioni e lo stesso aspetto di quello originale. Per posizionare un impianto è necessario sottoporsi a un piccolo intervento: di che cosa si tratta e come si svolge un intervento di implantologia?

 

Il colloquio con il paziente

Il dentista propone l’intervento di implantologia per sostituire uno o più denti mancanti, tenendo conto della posizione dell’impianto, della quantità di osso disponibile per inserirlo e della forma della protesi. Praticamente tutti sono in grado di affrontare questo intervento, inclusi pazienti diabetici o con patologie cardiovascolari. Nel caso in cui la quantità di osso presente non sia sufficiente, esistono diverse tecniche chirurgiche per rigenerare e ricostruire l’osso. Generalmente questa operazione si fa appena prima dell’intervento di implantologia.

 

L’intervento di implantologia

L’intervento dura circa 30 minuti per ogni impianto inserito, salvo complicazioni o operazioni aggiuntive. Nella stragrande maggioranza dei casi l’intervento non richiede incisioni né punti, pertanto non è doloroso. Il paziente viene sottoposto ad anestesia locale ma rimane sveglio e collabora con il chirurgo. Questo rende molto semplice anche la fase post-operatoria, perché non si rende necessario alcun tempo di ripresa.

 

Dopo l’intervento

Gli impianti hanno un’altissima percentuale di successo, ma molto dipende dalle caratteristiche dell’osso e dalla capacità del paziente di prendersi cura del dente artificiale. L’igiene orale è importantissima, perché l’accumulo di placca sull’impianto può causare infiammazioni della gengiva e problemi all’osso sottostante. Il consiglio è sempre lo stesso: lavarsi i denti almeno due volte al giorno e sottoporsi ai controlli periodici dal dentista.